Conti correnti:
trasferire i soldi all’estero salverà i vostri risparmi
Mettere al sicuro la propria liquidità trasferendola in conti correnti esteri, appare oggi come una scelta tra le più sicure in assoluto. Le difficoltà finanziarie ed il clima di recessione economica che stanno attraversando il nostro Paese, fanno temere al peggio. Del resto da settimane si rincorrono notizie di prelievi forzosi o patrimoniali che, imposti dal Governo, minacciano i conti correnti con i risparmi più cospicui. Così spostare i soldi faticosamente accantonati in conti aperti su banche estere appare come una scelta sensata e sicura. Di fatto bisogna sfatare il falso mito che non si possano trasferire capitali fuori dai confini nazionali. Infatti aprire un conto all’estero è possibile e legale purché ne sia messo al corrente il nostro Fisco. La normativa fiscale infatti ci obbliga a dichiarare nel 730 quanti conti si possiedono all’estero ed il loro ammontare.
Perché conviene
aprire un conto all’estero?
Vista la
situazione finanziaria in cui versa il nostro Paese in questo momento, aprire
un conto all’estero può costituire una garanzia. Il rischio di un default del
sistema creditizio nostrano non è un’ipotesi così remota anche se il Fondo
interbancario di Garanzia tutela i conti fino ai 100 mila euro. Tuttavia la
solidità delle banche europee ed americane ha una nomina di gran lunga maggiore
rispetto a quella delle italiane che rendono la scelta di dirottare i risparmi
altrove assolutamente giustificata. Inoltre, in un contesto economico così
difficile come quello post lockdown, i conti correnti non sono affatto immuni
dalla volontà governativa di agire attraverso prelievi forzosi o patrimoniali
per recuperare liquidità. Sfuggire ad una situazione di questo tipo è possibile
ma solo se decidete di spostare i vostri soldi in un paese fuori dall’Eurozona.
Infatti applicare un prelievo forzoso su un conto di una banca estera è impresa
ardua anche in una situazione in cui si rendesse necessario attingere alla liquidità
dei correntisti.
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