mercoledì 10 giugno 2020

Step 25 : La sintesi finale

Il nostro percorso è giunto al termine,con questo post concludiamo tutte le ricerche inerenti al verbo ''TRASFERIRE'' e agli approfondimenti svolti.
Il viaggio è cominciato a partire dalle radici della parola e dal suo significato ,siamo riusciti a risalire ad una storia quasi fantastica riferendoci al suo passato.
Abbiamo approfondito il suo significato in diverse lingue scoprendo altre espressioni del verbo.
Siamo addirittura riusciti ad associare al termine, un personaggio mitologico come hermes, il messaggero degli dei, e anche un altro signore, molto simile ,ma reale a differenza del Dio greco, stiamo parlando dell'inventore della E-mail.
Dopo queste prime trattazioni, ci siamo addentrati nella parte un po' più culturale del verbo. Prima abbiamo cercato di riprodurre un disegno che illustrasse l'azione derivata, dopodichè  ci siamo immersi in primo luogo nella narrativa di un racconto di James Joyce, poi nella fantasiosa poesia di Giuseppe Abbamonte, per finire in una fantastica rappresentazione artistica di Lisandro Rota.
Ci siamo immersi nel passato, evidenziando le evoluzioni tecnologiche legate ai trasporti di merci e persone. Abbiamo iniziato dal periodo antico con gli animali da traino e le prime barche, per poi passare al medioevo, ai carri e scoprendo nuove tecnologie di navigazione.
Dopo il medioevo, abbiamo approfondito una delle invenzioni più epocali della storia dell'uomo, la macchina a vapore e le sue prime applicazioni,tra cui la locomotiva e la nave a vapore che hanno avuto la loro massima espansione durante la prima rivoluzione industriale.
Nel1900 invece ha preso parte un'altra importante invenzione, l'aeroplano che ha cambiato radicalmente il mondo dei trasporti.
Purtroppo durante le nostre trattazioni, nel nostro paese è scoppiata una pandemia che ci ha costretti a restare chiusi in casa. La mia ricerca è stata quella di trovare un modo per trasferire gli infetti con tecnologie di contenimento.
Il coronavirus ha portato diversi disagi tra cui quelli economici e c'è chi ha pensato ai suoi risparmi, siamo andati alla ricerca di fatti di cronaca a riguardo.
Ci siamo addentrati anche nella ricerca del verbo in una pubblicità di Amazon e anche nel cinema con il film ''Thor''.
Gli studi di fisica ci hanno portato alla conoscenza della presenza del verbo nella termodinamica, più precisamente nel trasferimento del calore e siamo quindi andati ad approfondire.
Questo, ci ha portato allo studio del materiale adatto per evitare la trasmissione termica e abbiamo quindi evidenziato diversi materiali isolanti.
Poi ci è stato chiesto di trovare dei brevetti e siamo riusciti a scovare delle invenzioni interessanti,tra cui: connessione dati Terra-Luna, micro pannelli solari ed in fine una ricarica auto super veloce senza fili.
Ora torniamo nel presente, abbiamo parlato di mezzi trasporto, dai tempi antichi con il carro da traino, fino ad arrivare al motore a reazione dei jet, è arrivato il momento di pensare al futuro.
L'ultima richiesta è stata quella di pensare ad una futura tecnologia, io ho pensato immediatamente al teletrasporto,ossia trasferimento istantaneo di oggetti e persone.
Sembra qualcosa di fantastico e irrealizzabile, ma tutto è possibile.
Concludo questo blog ringraziando i lettori dell'attenzione e mandandovi un saluto.

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Step 24: Mappa concettuale





domenica 31 maggio 2020

Step 23: Una promozione di prodotto





Step 22: Un invenzione futura



Teletrasporto, da fantascienza a realtà. 

Il teletrasporto è possibile: fotone teletrasportato a 500 Km ...


L’uomo è presente sul pianeta terra da migliaia di anni, come ci racconta la storia le sue invenzioni ed evoluzioni tecnologiche, l’hanno portato a compiere missioni impossibili. 
Nel 1969 è persino riuscito ad attraccare sulla luna, ma uno dei sogni più grandi rimane: quello di volare libero come un uccello nei cieli e teletrasportarsi da un luogo all’altro.
Gli uomini hanno fantasticato molto riguardo a questo, infatti sono innumerevoli i film e i libri dove viene menzionato il teletrasporto, ma nella realtà è veramente possibile?
Chi non ha mai sognato o immaginato di poter teletrasportarsi da un posto all'altro del pianeta, evitando lunghi tempi di attesa in aeroporto o immense code in autostrada? C'è chi dice che il viaggio è più importante della destinazione, ma secondo il fisico visionario di fama mondiale Michio Kaku, professore presso la City University di New York, nell'arco di cento anni il teletrasporto diventerà una realtà e i lunghi viaggi (se non per scelta) potrebbero diventare soltanto un ricordo. "Eravamo abituati a ridere quando parlavamo di teletrasporto, però adesso non ridiamo più. Il teletrasporto quantico esiste già, ed entro un decennio potremo teletrasportare la prima molecola", ha dichiarato il fisico al periodico The Express.
L’ essere umano ha già inventato qualcosa che assomiglia al teletrasporto, si chiama entanglement quantistico e consente interconnessioni tra atomi che possono trasferire le loro informazioni ad altri più lontani. 

Cos'è l'entanglement quantico? | Reccom Magazine


Recenti studi hanno dimostrato che è possibile teletrasportare lo stato quantico di un fotone a km di distanza, ma il problema principale è che l’uomo è composto da miliardi di particelle atomiche. 
Si dice che quando l’uomo riuscirà a trasferire una molecola da un posto ad un altro, allora sarà molto vicino alla soluzione. Per ora ci sono ancora troppe domande ai quali non sappiamo rispondere, ad esempio per far si che avvenga correttamente il trasferimento, bisogna avere la certezza che l’ordine delle particelle decomposte sia lo stesso al momento della ricomposizione del corpo. Un altro grande problema da risolvere è che l’essere trasportato dovrebbe morire durante la decomposizione atomica e resuscitare dall’altra parte, il che pone una domanda spontanea: siamo solo un mare di informazioni o siamo altro, c’entrerà qualcosa l’anima? 
Non conosciamo ancora la risposta ,ma personalmente credo sia possibile e che un giorno esisterà veramente, magari con l’aiuto di un extraterrestre, chi lo sa!

Step 21 : Un brevetto(1)



Connessione dati Terra – Luna: Nasa e Mit al lavoro

LADEE, connessione Terra-Luna in tempo reale - Webnews


Nasa e MIT stanno sperimentando una connessione tra la Terra e la Luna per trasmettere dati a velocità maggiori di quelle raggiunte da Internet sul nostro Pianeta.
La Terra e la Luna potrebbero essere presto più vicine. La distanza che ci separa dal nostro satellite è destinata a ridursi notevolmente nei prossimi anni grazie al progresso della tecnologia e all’ingegno dei ricercatori della Nasa e del MIT. L’Agenzia Aerospaziale Statunitense e l’Università di Boston stanno infatti sperimentando una connessione tra la Terra e la Luna per trasmettere dai ad una velocità di gran lunga superiore a quella raggiunta da Internet in molte zone del nostro Pianeta. I ricercatori hanno costruito un impianto che utilizza impulsi laser per coprire i quasi 384400 chilometri di distanza tra i due corpi celesti. In un test il Lunar Laser Communication Demonstration (LLCD) ha trasmesso dati verso la Luna a una velocità di download di 622 megabit al secondo, più veloce di qualsiasi sistema a radiofrequenza (RF) tipicamente utilizzato nell’esplorazione spaziale. Il laser ha anche inviato dati dalla Terra alla Luna a 19,44 megabit al secondo. Un risultato da record: questo sistema è 4.800 volte più veloce del miglior uplink RF e sfiora la massima velocità di connessione che è possibile ottenere nelle case “terrestri”, intorno ai 20 Mbit/s.

In corso i test per la connessione dati tra la Terra e la Luna

L’infrastruttura tecnologica che ha permesso di ottenere questi sbalorditivi risultati è estremamente complessa. LLCD utilizza quattro strutture nel New Mexico per sparare impulsi di luce laser a infrarossi a 384400 chilometri di distanza ad una velocità di quasi 20 megabit al secondo. Per ora si tratta soltanto di test sperimentali ma, in futuro, una connessione dati così rapida e potente potrà essere utilizzata per molteplici scopi. Non solo per permettere agli astronauti di guardare film in streaming durante le loro “noiose” missioni spaziali. Una maggiore velocità di trasferimento dei dati permetterà di vedere le immagini realizzate dai satelliti quasi in tempo reale. Avere immagini satellitari live permetterebbe di affinare l’accuratezza delle previsioni metereologiche, monitorare con estrema attenzione l’andamento degli incendi boschivi o studiare con più precisione i brillamenti e i fenomeni solari.

Un Brevetto (2)

Dal dna, dei micro pannelli solari per catturare la luce solare 

Di Emilio D'Arco. 


Identificata una molecola capace di riparare il Dna - Tiscali Notizie

https://notizie.tiscali.it/export/sites/notizie/.galleries/19/DNA-damage.jpg_1109555704.jpg

L’idea innovativa è di un team di ricercatori dell’università dell’Arizona, che ha depositato su un filamento di dna dei pigmenti fotosensibili, veri e propri pannelli solari in miniatura che riescono a catturare l’energia del Sole con il massimo dell’efficienza. Il progetto è di un team di ricercatori coordinati da Hao Yan, Yan Liu e Neal Woodbury dell’Arizona State University, che hanno creato delle nano antenne, depositando dei pigmenti particolari su dei filamenti di dna, imitando il processo di fotosintesi. 

Le foglie delle piante, finora, hanno rappresentato il meglio dell’efficienza, in fatto di captazione dell’energia solare, avendo la capacità di raccoglierla e incanalarla nei centri dove avviene la reazione di fotosintesi, necessaria per la sopravvivenza della pianta. I ricercatori, con il loro lavoro, sono riusciti, in qualche senso, a superare Madre Natura, assemblando i complessi molecolari di pigmenti colorati che catturano l’energia solare, utilizzando come modello l’architettura del dna. La famosa doppia elica è diventata, dunque, una impalcatura sulla quale assemblare i pigmenti, con il vantaggio di avere il completo controllo delle dimensioni e della forma dei complessi molecolari ottenuti. Con una lunghezza di pochi nanometri, questi pannelli solari in miniatura sono riusciti a catturare e trasferire l’energia solare perdendone solo l’1%.



Un brevetto (3)



Sviluppata una ricarica per auto elettriche super veloce e senza fili

Di : Mario Vincenzo La Rocca 
Sviluppata una ricarica per auto elettriche super veloce e senza ...
https://www.ilbrevetto.news/wp-content/uploads/2019/11/cropped-img.jpg

I ricercatori del Laboratorio Nazionale di Oak Ridge hanno creato un nuovo metodo di ricarica wireless che raddoppia la densità di potenza, ottenendo un sistema più leggero rispetto alle tecnologie esistenti, pur mantenendo la sicurezza.
Uno degli obiettivi del mondo scientifico è abbattere l’inquinamento cittadino per migliorare la qualità dell’aria e limitare gli effetti del riscaldamento globale. Il mercato globale sta investendo massicciamente sullo sviluppo di auto elettriche sempre più efficienti ed accessibili. Uno dei problemi da superare riguarda l’accumulo di elettricità, a cui sono collegati i problemi relativi al peso delle batterie, l’efficienza e i tempi di ricarica. L’ultimo problema potrebbe essere risolto presto, grazie ad una ricerca effettuata nel Laboratorio Nazionale di Oak Ridge.

Di cosa si tratta.

La rivoluzione arriva dal Tennesse, Stati Uniti, dove un gruppo di ricerca ha teorizzato, creato e testato una postazione di ricarica per auto elettriche innovativa. Il modello, descritto in un articolo sulle pagine di IEEE Transactions on Power Electronics, comprende un set di due bobine di ricarica. La prima si applica sotto un veicolo elettrico e l’altra a livello del suolo. Quando le bobine sono allineate, la potenza trasferita carica la batteria del veicolo. Il trasferimento di energia avviene tramite un sistema trifase a campi magnetici rotanti. Il design della bobina permette di avere un trasferimento di potenza più uniforme e raggiunge con successo i 50 kilowatt con un’efficienza del 95%. Aumentando le dimensioni delle bobine, i ricercatori contano di trasferire fino a 300 kilowatt aumentando la potenza specifica. In questo modo sarà possibile ricaricare completamente le batterie di un’auto elettrica in soli 20 minuti.