domenica 10 maggio 2020

Step 14 : Nell'Ottocento


La rivoluzione industriale

Fra la metà del 18° secolo e il 1830 circa si sviluppò, a partire dall’Inghilterra, un cambiamento epocale per l’umanità: la prima rivoluzione industriale. Prima di allora il mondo aveva come unica possibile fonte di forza meccanica, per qualunque lavorazione (agricola o artigianale) o per la trazione di mezzi destinati al trasporto di persone o cose, solo le braccia dell’uomo o qualche animale domestico, come il cavallo o il bue. È proprio la macchina a vapore, perfezionata da Watt, a determinare un cambiamento epocale che ha permesso all’umanità per la prima volta nella storia di svincolarsi dalla fatica fisica con un mezzo in grado di fornire, con continuità, potenza e lavoro meccanico.
Il cambiamento iniziò con le prime applicazioni della macchina a vapore alle pompe idriche usate per le miniere e alle macchine associate ai telai per la produzione tessile, ma ben presto investì e trasformò radicalmente ogni aspetto della vita economica e sociale, dalla produzione di beni ai trasporti. La rivoluzione industriale si espanse in brevissimo tempo dall’Inghilterra all’Europa occidentale prima e negli altri paesi in seguito. Il cambiamento fu così importante e capillare, oltre che rapidissimo, che molti storici paragonano questo periodo al Neolitico, la remota epoca della preistoria in cui avvenne la prima rivoluzione agricola con il passaggio dalla vita nomade alla coltivazione stanziale dei campi.

La locomotiva

La locomotiva, il veicolo che fornisce la potenza per la trazione di un intero treno, è forse la macchina a vapore più nota, anche se, dopo essere stata utilizzata per quasi due secoli, è oggi praticamente scomparsa dalle ferrovie moderne. Le prime locomotive, abbastanza rudimentali, vennero sviluppate a partire dal 1804 e per produrre il vapore utilizzavano carbone, ma anche legno od olio combustibile.

La prima locomotiva a vapore a correre su dei binari alla testa di un convoglio merci e passeggeri fu, nel febbraio 1804, la Penydarren di Richard Trevithick.

RICHARD TREVITHICK (1771-1833) inventore inglese e ingegnere ...

La prima locomotiva in Italia entrò in servizio il 3 ottobre 1839 sulla linea Napoli-Portici, una delle prime ferrovie europee. La massima velocità raggiunta da una locomotiva a vapore, che trainava un convoglio standard di 6 vagoni passeggeri, è stata di ben 203 km all’ora, record che venne stabilito in Inghilterra nel lontano 1938.



George Stephenson e la locomotiva a vapore - Il Dialogo di Monza


Le locomotive a vapore vennero sostituite, a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, dalle motrici diesel-elettriche, più efficienti e che richiedono meno personale e minore manutenzione per funzionare correttamente. Infatti si calcola che il costo di esercizio di una locomotiva a vapore sia almeno tre volte maggiore di quello di una diesel-elettrica. Qualcuna esiste ancora in Europa e viene utilizzata per brevi viaggi speciali, riservati ai turisti che vogliono rivivere il fascino dei vecchi treni.
Per altre info :

Navi a vapore

L’idea di applicare la macchina a vapore al trasporto sull’acqua è vecchia tanto quanto la sua stessa invenzione. I primi tentativi, infruttuosi, risalgono infatti allo stesso Papin. È però con lo sviluppo della macchina a vapore di Watt, sufficientemente efficiente e affidabile, che iniziano la costruzione e l’utilizzo di natanti e navi di tutte le dimensioni in cui la propulsione è assicurata da una macchina a vapore.
Il cambiamento fu della massima importanza per la navigazione, fino ad allora costretta ad affidarsi a remi e vele per far viaggiare le navi su fiumi, laghi ma soprattutto mari: finalmente si disponeva di una riserva di potenza utile per far viaggiare comunque una nave senza dover dipendere dai venti. 
Il piroscafo definito anche nave a vapore, battello a vapore, è un mezzo di trasporto usato durante il XIX secolo e inizio del XX secolo per navigare utilizzando una trazione con motore a vapore. Inizialmente si muoveva con un paio di ruota a pale grandi e laterali, successivamente con elica.Vi sono imbarcazioni con due tipologie di trazione (entrambi con necessità di un generatore di vapore): rotativo (cioè turbina a vapore)e alternativo (cioè motrice alternativa). Il motore alternativo è quello che avuto più successo ed infatti è stato poi sostituito dal motore diesel, anch'esso alternativo.


11 febbraio 1809: Fulton brevetta la nave a vapore -


Ancora oggi molte navi che fanno servizio, per esempio sui laghi, vengono chiamate vapori anche se viaggiano grazie a motori diesel. A Venezia i mezzi di trasporto pubblico, grandi motoscafi da 150 a 300 posti che nella città lagunare svolgono le funzioni proprie degli autobus nelle altre città, vengono familiarmente chiamati vaporetti.

Vaporetto - Autobus acquatico di Venezia









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