domenica 31 maggio 2020
Step 22: Un invenzione futura
Teletrasporto, da fantascienza a realtà.

Gli uomini hanno fantasticato molto riguardo a questo, infatti sono innumerevoli i film e i libri dove viene menzionato il teletrasporto, ma nella realtà è veramente possibile?
Chi non ha mai sognato o immaginato di poter teletrasportarsi da un posto all'altro del pianeta, evitando lunghi tempi di attesa in aeroporto o immense code in autostrada? C'è chi dice che il viaggio è più importante della destinazione, ma secondo il fisico visionario di fama mondiale Michio Kaku, professore presso la City University di New York, nell'arco di cento anni il teletrasporto diventerà una realtà e i lunghi viaggi (se non per scelta) potrebbero diventare soltanto un ricordo. "Eravamo abituati a ridere quando parlavamo di teletrasporto, però adesso non ridiamo più. Il teletrasporto quantico esiste già, ed entro un decennio potremo teletrasportare la prima molecola", ha dichiarato il fisico al periodico The Express.
L’ essere umano ha già inventato qualcosa che assomiglia al teletrasporto, si chiama entanglement quantistico e consente interconnessioni tra atomi che possono trasferire le loro informazioni ad altri più lontani.

Step 21 : Un brevetto(1)
Connessione dati Terra – Luna: Nasa e Mit al lavoro

In corso i test per la connessione dati tra la Terra e la Luna
L’infrastruttura tecnologica che ha permesso di ottenere questi sbalorditivi risultati è estremamente complessa. LLCD utilizza quattro strutture nel New Mexico per sparare impulsi di luce laser a infrarossi a 384400 chilometri di distanza ad una velocità di quasi 20 megabit al secondo. Per ora si tratta soltanto di test sperimentali ma, in futuro, una connessione dati così rapida e potente potrà essere utilizzata per molteplici scopi. Non solo per permettere agli astronauti di guardare film in streaming durante le loro “noiose” missioni spaziali. Una maggiore velocità di trasferimento dei dati permetterà di vedere le immagini realizzate dai satelliti quasi in tempo reale. Avere immagini satellitari live permetterebbe di affinare l’accuratezza delle previsioni metereologiche, monitorare con estrema attenzione l’andamento degli incendi boschivi o studiare con più precisione i brillamenti e i fenomeni solari.
Un Brevetto (2)
Di Emilio D'Arco.

https://notizie.tiscali.it/export/sites/notizie/.galleries/19/DNA-damage.jpg_1109555704.jpg
L’idea innovativa è di un team di ricercatori dell’università dell’Arizona, che ha depositato su un filamento di dna dei pigmenti fotosensibili, veri e propri pannelli solari in miniatura che riescono a catturare l’energia del Sole con il massimo dell’efficienza. Il progetto è di un team di ricercatori coordinati da Hao Yan, Yan Liu e Neal Woodbury dell’Arizona State University, che hanno creato delle nano antenne, depositando dei pigmenti particolari su dei filamenti di dna, imitando il processo di fotosintesi.
Le foglie delle piante, finora, hanno rappresentato il meglio dell’efficienza, in fatto di captazione dell’energia solare, avendo la capacità di raccoglierla e incanalarla nei centri dove avviene la reazione di fotosintesi, necessaria per la sopravvivenza della pianta. I ricercatori, con il loro lavoro, sono riusciti, in qualche senso, a superare Madre Natura, assemblando i complessi molecolari di pigmenti colorati che catturano l’energia solare, utilizzando come modello l’architettura del dna. La famosa doppia elica è diventata, dunque, una impalcatura sulla quale assemblare i pigmenti, con il vantaggio di avere il completo controllo delle dimensioni e della forma dei complessi molecolari ottenuti. Con una lunghezza di pochi nanometri, questi pannelli solari in miniatura sono riusciti a catturare e trasferire l’energia solare perdendone solo l’1%.
Un brevetto (3)
Sviluppata una ricarica per auto elettriche super veloce e senza fili
Di : Mario Vincenzo La Rocca

I ricercatori del Laboratorio Nazionale di Oak Ridge hanno creato un nuovo metodo di ricarica wireless che raddoppia la densità di potenza, ottenendo un sistema più leggero rispetto alle tecnologie esistenti, pur mantenendo la sicurezza.
Uno degli obiettivi del mondo scientifico è abbattere l’inquinamento cittadino per migliorare la qualità dell’aria e limitare gli effetti del riscaldamento globale. Il mercato globale sta investendo massicciamente sullo sviluppo di auto elettriche sempre più efficienti ed accessibili. Uno dei problemi da superare riguarda l’accumulo di elettricità, a cui sono collegati i problemi relativi al peso delle batterie, l’efficienza e i tempi di ricarica. L’ultimo problema potrebbe essere risolto presto, grazie ad una ricerca effettuata nel Laboratorio Nazionale di Oak Ridge.
mercoledì 27 maggio 2020
Step 20: Un materiale
Isolante
termico in edilizia
L’isolante termico in edilizia è il materiale utilizzato nelle costruzioni per ridurre lo scambio di calore tra l'interno e l'esterno di un edificio e viceversa.
https://www.infobuild.it/wp-content/uploads/FOAMGLAS%C2%AE-F.jpg
L'isolante termico che si utilizza per raggiungere l'obiettivo, presenta un elevato livello di prestazioni di resistenza al passaggio del calore e, inserito all'interno di un sistema di involucro edilizio, è in grado di contribuire alla realizzazione della condizione di benessere termico interno e alla riduzione delle dispersioni termiche con la conseguente riduzione del fabbisogno energetico dell'intero edificio.
L'isolamento termico in edilizia è volto, principalmente, al fine di contenere il calore all'interno degli edifici (per la protezione dal caldo estivo è più corretto parlare di "schermatura dal calore").
Il sempre maggior utilizzo di materiali isolanti nell'edilizia, è dovuto anche dalle recenti normative sul risparmio energetico (D.Leg.192/2005 e la successiva integrazione 311/2006) che hanno definito delle prestazioni energetiche minime relative alla trasmittanza dell'involucro edilizio, ad esempio nelle fasi di progettazione, realizzazione e gestione di un green building.
https://www.infobuild.it/wp-content/uploads/Anonimo10-800x590.png
Materiali isolanti utilizzati in edilizia:
λ rappresenta l'isolamento termico di un determinato materiale e corrisponde alla sua conducibilità termica (vale a dire maggiore è il valore di λ, meno isolante è il materiale)ρ rappresenta la "massa volumica" di un determinato materiale (cioè quanti kilogrammi pesa un metro cubo del materiale);
μ rappresenta il fattore di resistenza alla diffusione del vapore acqueo di un determinato materiale; più grande è il parametro μ, maggiore sarà l'impermeabilità al vapore (parametro adimensionale)
Materiali isolanti
di origine animale e vegetale |
||||||
materiale tipo |
tipo |
applicazione |
λ[W/mK] |
C |
ρ [kg/m³] |
μ |
argilla cruda |
pannello |
pareti, soffitti |
0,132 |
1.070 |
700 |
18 |
|
|
|
|
|
|
|
calce espansa |
pannello |
pavimenti, pareti, soffitti |
0,045 |
1.116 |
100 |
7 |
canapa |
materassino |
intercapedini orizzontali |
0,040 |
612 |
22 |
2 |
canna lacustre |
pannello |
pareti, soffitti |
0,056 |
612 |
190 |
1 |
carta
riciclata |
sfuso |
intercapedini, soffitti |
0,040 |
2.100 |
30-65 |
2 |
cocco |
fibre materassino |
intercapedini orizzontali |
0,057 |
1.500 |
60 |
1 |
fibra di legno |
materassino |
intercapedini orizzontali |
0,040 |
2.088 |
80 |
100 |
fibra di legno
intonacabile |
pannello |
pareti |
0,045 |
2.088 |
200 |
10 |
lana di legno
mineralizzata |
pannello |
portaintonaco |
0,100 |
1.800 |
400 |
4 |
lana di pecora |
materassino |
intercapedini orizzontali |
0,040 |
1.730 |
28 |
2 |
lino |
materassino |
intercapedini orizzontali |
0,040 |
1.600 |
30 |
1 |
paglia |
pannello |
pavimenti, pareti, soffitti |
0,058 |
612 |
175 |
1 |
sughero espanso |
pannello |
pavimenti, pareti, soffitti |
0,040 |
1.800 |
100 |
10 |
sughero granulato |
sfuso |
intercapedini orizzontali, verticali |
0,040 |
1.800 |
120 |
9 |
Materiali isolanti
minerali |
||||||
materiale tipo |
tipo |
applicazione |
λ[W/mK] |
C |
ρ[kg/m³] |
μ |
lana di roccia |
materassino |
intercapedini orizzontali |
0,040 |
900 |
30 |
1 |
lana di vetro |
materassino |
intercapedini orizzontali |
0,040 |
900 |
30 |
1 |
lana di vetro
compattata |
pannello |
pavimenti, pareti, soffitti |
0,040 |
900 |
100 |
1 |
silicato di calcio |
pannello |
soffitti |
0,050 |
920 |
230 |
1 |
vetro alveolare |
pannello |
Isolamento, struttura pavimento, pareti |
0,045 |
900 |
150 |
Materiali isolanti di sintesi, ricavati dal petrolio |
||||||
materiale tipo |
tipo |
applicazione |
λ[W/mK] |
C |
ρ[kg/m³] |
μ |
poliestere |
materassino |
intercapedini orizzontali |
0,040 |
1600 |
17 |
2 |
polistirene espanso |
pannello |
intercapedini orizzontali |
0,035 |
1260 |
25 |
50 |
polistirene espanso con grafite |
pannello |
pavimenti, pareti, soffitti |
0,031 |
1260 |
35 |
50/100 |
polistirene estruso |
pannello |
pavimenti, pareti, soffitti |
0,035 |
1260 |
35 |
80/230 |
poliuretano |
pannello |
pavimenti, pareti, soffitti |
0,030 |
1260 |
35 |
80 |
Step 19: Nella scienza applicata
Termodinamica e trasmissione del calore
La
termodinamica è la branca della fisica classica e della chimica che studia e
descrive le trasformazioni termodinamiche indotte dal calore e dal lavoro in un
sistema termodinamico, in seguito a processi che coinvolgono cambiamenti delle
variabili di stato temperatura ed energia (in particolare studia le
trasformazioni da calore a lavoro e viceversa).
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/6f/Convenzione_sui_segni_di_calore_e_lavoro.jpg
La termodinamica classica si basa sul concetto di sistema macroscopico, ovvero una porzione di massa fisicamente o concettualmente separata dall'ambiente esterno, che spesso per comodità si assume non perturbato dallo scambio di energia con il sistema (sistema isolato): lo stato di un sistema macroscopico che si trova in condizione di equilibrio è specificato da grandezze dette variabili termodinamiche o funzioni di stato come temperatura, pressione, volume e composizione chimica.
La trasmissione
del calore (o scambio termico) è un fenomeno di trasporto in cui è coinvolta
energia termica tra due sistemi termodinamici. E’ causato da una differenza di
temperatura tra i due sistemi. Se durante tale processo non viene prodotto calore
(ad esempio attraverso reazione chimica), il calore ceduto da un sistema viene
acquistato dal secondo sistema, in accordo con la legge di conservazione
dell'energia.
La trasmissione del calore può avvenire secondo tre modalità:
· Conduzione termica: avviene in presenza di un gradiente di temperatura in un mezzo stazionario, il quale può essere un solido oppure un liquido;
· convezione: avviene tra una superficie e un fluido in movimento, tra i quali si ha un gradiente di temperatura;
· irraggiamento: avviene tra due superfici con un gradiente di temperatura, tramite emissione di energia sotto forma di Radiazione elettromagnetica; l'irraggiamento avviene anche senza la presenza di un mezzo interposto, ovvero con le due superfici in questione separate dal vuoto.
Il propagarsi del calore tramite tutti e due i meccanismi di convezione e irraggiamento contemporaneamente, viene chiamato "adduzione" o "conduzione esterna".
Conduzione
La conduzione
termica è originata dall'attività molecolare e atomica; infatti può essere
vista come un trasferimento di energia dalla particella di materia più
energetica a quella minore, attraverso interazioni tra le particelle stesse. Il
meccanismo fisico della conduzione è spiegabile considerando un gas, in cui è
presente un gradiente di temperatura e dove si ipotizza l'assenza di moti
macroscopici. Il gas occuperà lo spazio tra le due superfici mantenute a
differente temperatura. Ad ogni punto si associa la temperatura con l'energia
delle molecole del gas in prossimità del punto. Questa energia è riferita al
moto casuale di traslazione, nonché a quelli di rotazione e di vibrazione delle
molecole. La temperatura alta è associata all'alta energia delle molecole: quando
queste molecole ad alta energia entrano in collisione con quelle contigue, si
ha un trasferimento di energia dalle molecole più energetiche a quelle meno.
Alla presenza di un gradiente lo scambio avverrà in direzione della diminuzione
di temperatura. Questo discorso può essere esteso ai liquidi e ai solidi, dove
la collisione delle molecole è più frequente in quanto avviene in uno spazio
ancor più ridotto.
Convezione
La convezione
riguarda essenzialmente i fluidi, e si verifica soprattutto per differenza tra
le densità dei fluidi stessi al variare della temperatura; comprende due
meccanismi di trasmissione dell'energia. Oltre al moto casuale delle molecole,
il trasferimento si ha con moti macroscopici del fluido, con le molecole che si
comportano come se facessero parte di un unico aggregato.
L'Irraggiamento
L'irraggiamento è un meccanismo di trasmissione diverso, perché avviene anche in assenza di materia. Per esempio, l'energia emessa dal Sole sotto forma di radiazioni elettromagnetiche si propaga nello spazio interplanetario prima di giungere sulla Terra. O anche le vecchie lampadine a incandescenza.
La trasmissione del calore è studiata per tre attività fondamentali che sono di uso comune quasi in tutti gli impianti:
· la conservazione di calore;
· la dissipazione di calore;
· il raffreddamento libero.
lunedì 25 maggio 2020
Step 18 : Nella cronaca
Conti correnti:
trasferire i soldi all’estero salverà i vostri risparmi
Mettere al sicuro la propria liquidità trasferendola in conti correnti esteri, appare oggi come una scelta tra le più sicure in assoluto. Le difficoltà finanziarie ed il clima di recessione economica che stanno attraversando il nostro Paese, fanno temere al peggio. Del resto da settimane si rincorrono notizie di prelievi forzosi o patrimoniali che, imposti dal Governo, minacciano i conti correnti con i risparmi più cospicui. Così spostare i soldi faticosamente accantonati in conti aperti su banche estere appare come una scelta sensata e sicura. Di fatto bisogna sfatare il falso mito che non si possano trasferire capitali fuori dai confini nazionali. Infatti aprire un conto all’estero è possibile e legale purché ne sia messo al corrente il nostro Fisco. La normativa fiscale infatti ci obbliga a dichiarare nel 730 quanti conti si possiedono all’estero ed il loro ammontare.
Perché conviene
aprire un conto all’estero?
Vista la
situazione finanziaria in cui versa il nostro Paese in questo momento, aprire
un conto all’estero può costituire una garanzia. Il rischio di un default del
sistema creditizio nostrano non è un’ipotesi così remota anche se il Fondo
interbancario di Garanzia tutela i conti fino ai 100 mila euro. Tuttavia la
solidità delle banche europee ed americane ha una nomina di gran lunga maggiore
rispetto a quella delle italiane che rendono la scelta di dirottare i risparmi
altrove assolutamente giustificata. Inoltre, in un contesto economico così
difficile come quello post lockdown, i conti correnti non sono affatto immuni
dalla volontà governativa di agire attraverso prelievi forzosi o patrimoniali
per recuperare liquidità. Sfuggire ad una situazione di questo tipo è possibile
ma solo se decidete di spostare i vostri soldi in un paese fuori dall’Eurozona.
Infatti applicare un prelievo forzoso su un conto di una banca estera è impresa
ardua anche in una situazione in cui si rendesse necessario attingere alla liquidità
dei correntisti.
martedì 19 maggio 2020
Step 17 : Abbecedario

B come battello
C come carro
D come dati
E come e-mail
F come file
G come giga
H come Hermes
I come informazioni
L come locomotiva
M come messaggio
N come nave
O come online
P come persone
Q come quadriciclo
R come rete
S come spostare
T come trasloco
U come usb
V come viaggiare
Z come zattera
venerdì 15 maggio 2020
Step 16 : Un protagonista
Raymond Samuel "Ray" Tomlinson (inventore dell'email)
(Amsterdam, 23
aprile 1941 – Lincoln, 5 marzo 2016)
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https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/01/Ray_Tomlinson_%28cropped%29.jpg |
Come in tutte le storie che riguardano la nascita di Internet o dei servizi offerti dalla Rete, un punto importante è rappresentato da ARPANET (Advanced Research Projects Agency Network), il progetto portato avanti dal Ministero della Difesa statunitense per velocizzare la comunicazione tra i diversi dipartimenti. ARPANET è il progetto che ha dato vita a quello che oggi viene comunemente chiamato Internet, ma non è l'unica invenzione creata da coloro che lavoravano per la Difesa statunitense. C'è un altro servizio, sempre legato a Internet, che è nato all'interno di ARPANET: stiamo parlando della e-mail. Spedire un messaggio di posta elettronica a un proprio amico, parente o collega di lavoro è l'azione più semplice che ci sia. L'email è diventata lo strumento più utilizzato dalle persone per comunicare: ogni giorno vengono inviati milioni di messaggi in tutto il mondo. Il segreto del successo è legato alla facilità con cui inviare una e-mail: anche chi non ha esperienza con i computer impara immediatamente a spedire un messaggio. La nascita della e-mail è legata a Ray Tomlinson, uno dei ricercatori di ARPANET, che nel 1971 ha inventato un programma per far comunicare tra di loro i dipendenti del progetto statunitense. Tomlinson non è stato il primo a cercare di inviare un messaggio da computer a computer. Già nel 1965 al MIT di Boston alcuni ricercatori avevano sviluppato il programma MAILBOX che permetteva agli studenti di inviare dei messaggi ai propri colleghi. Ma il sistema non era abbastanza raffinato come quello realizzato sei anni più tardi da Ray Tomlinson.
Come nasce l'email
A volte nella vita di un genio c’è un passaggio che diventa fondamentale. Nel caso di Ray Tomlinson, questo “passaggio” avviene al MIT, dove negli anni Sessanta sta seguendo il suo dottorato. Un suo collega, vedendolo la sua bravura, ma anche i limiti che incontrava nel contesto universitario, gli consiglia di provare a farsi assumere alla BBN, un’azienda informatica molto all’avanguardia al tempo sulla realizzazione di infrastrutture di Rete. Ray viene assunto nel 1967 e da lì non è più andato via. I manager si accorgono subito del suo talento e quindi lo lasciano libero di provare cose. Lavora a una serie di progetti fino a quando nasce ARPANET. In quegli anni, i giovani informatici di talento come lui iniziano a interessarsi al primo nucleo di Internet. Ray cerca di capire come dare il suo contributo. Si imbatte allora in alcuni protocolli abbozzati dal SRI, acronimo di Stanford Research Institute, l’università che all’epoca è uno dei primi nodi della nascente Rete. Questo protocollo si chiama “Mail Box Protocol”. Dopo averlo visionato, Ray è convinto di poter fare qualcosa di meglio. D’altronde il protocollo di SRI è troppo complicato: prevede di trasferire messaggi tra diverse caselle di posta, ma con il solo fine di inviare file da stampare. «Era tutto troppo complicato. Quello che volevamo era solo consentire alle persone di inviarsi messaggi». I sistemi per inviare messaggi, attraverso il protocollo di SRI hanno due problemi:
1) I messaggi possono essere inviati non a una persona specifica, ma a una casella postale numerata.
2) Il sistema è molto limitato e permette di condividere i messaggi all’interno di uno stesso gruppo e su uno stesso computer.
In altre parole, non è possibile inviare messaggi da un computer all’altro. D’altronde i computer sono ancora troppo costosi: per comprarne due servono più di 3mila dollari e per questo è una consuetudine che uno stesso computer sia usato da più utenti.Una volta individuati i limiti dei sistemi preesistenti, Ray lavora alla sua innovazione. Sta già sperimentando da tempo un protocollo per trasferire file e ne combina delle parti con l’idea di usarle per il trasferimento dei messaggi. Con la sua soluzione riesce a dividere il nome della macchina da quello dell’utente – tramite il simbolo “@” (usato ancora oggi) e consente, grazie al “file transfer program” che ha ideato in precedenza, di inviare email da un computer all’altro.
https://www.focus.it/site_stored/imgs/0004/016/ray-tomlinson.630x360.jpeg
La prima email la invia nel 1971. Più volte intervistato, dice di non ricordare quale fosse il messaggio. Forse qualcosa del tipo “QWERTYUIOP”, le prime lettere della tastiera. Appena soddisfatto delle funzioni della sua invenzione, la estende ai suoi colleghi. In che modo? Proprio con una email, nella quale spiega loro come usare il nuovo sistema. Ray attende più di vent’anni per vedere la sua invenzione usata da più persone. Solo nel 1993 il suo metodo inizia a diffondersi, pochi anni dopo la nascita del World Wide Web. D’altronde Arpanet, anche nella sua massima estensione, aveva appena 1000 utenti e che dovevano alternarsi usando una 20ina di macchine. Malgrado l’attesa lunga, Ray resta sempre convinto che la sua invenzione avrebbe cambiato la comunicazione sulla Rete, così come poi è avvenuto. Ray è scomparso nel 2016 all’età di 74 anni. Qualche anno prima , nel 2012, è stato inserito dalla Internet Society nella Internet Hall of Fame.
https://assoprovider.it/storia-ray-tomlinson-inventore-email/
Step 15 : Nel Novecento
Aeroplano, l'invenzione che ha reso il mondo più piccolo.
Insieme all'automobile, al telefono, alla radio e alla televisione, l'aeroplano è una delle grandi svolte tecnologiche del 20° secolo che hanno davvero trasformato il mondo e la vita quotidiana. Grazie all'aereo è possibile per ognuno di noi spostarsi in un qualunque paese estero con un viaggio di poche ore. Distanze che un tempo sembravano enormi sono diventate brevi spostamenti e migliaia di persone nel mondo prendono l'aereo quasi ogni giorno come se fosse un treno o un autobus. L'uomo ha sognato per millenni di poter volare come gli uccelli, ma solo nel 20° secolo è riuscito a realizzare questo sogno grazie all'invenzione dell'aeroplano. Il nome aeroplano indica un mezzo volante più pesante dell'aria: sembra una banalità ma non lo è, perché una mongolfiera, per esempio, si alza in volo proprio perché dentro al pallone vi sono gas più leggeri dell'aria. Inoltre l'aeroplano è dotato di un motore e di ali fisse, cioè che non possono muoversi rispetto al corpo del mezzo.
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L'aeroplano non è l'unico mezzo volante che abbiamo a disposizione, ma è il più veloce, il più conveniente e il più sicuro e per questo è oggigiorno quello più usato per il trasporto di passeggeri e di merci, nonché per le esigenze militari. L'invenzione dell'aeroplano ha completamente cambiato il sistema dei trasporti e ha reso il mondo, davvero, molto più piccolo. Oggi bastano dieci o dodici ore anche per andare dall'altra parte della Terra, un viaggio che poco più di un secolo fa avrebbe richiesto diverse settimane in mare.
L'aeroplano ha una data di nascita precisa: è il 17 dicembre
del 1903, quando i due fratelli statunitensi Orville e Wilbur Wright crearono
il primo mezzo in grado di sollevarsi da terra e di volare in modo controllato
grazie a un motore e lo fecero alzare in volo vicino alla cittadina di Kitty
Hawk. In realtà quel mezzo, chiamato Flyer, non aveva molto in comune con un
aereo dei nostri giorni. Prima di tutto era un biplano, cioè aveva due coppie
di ali sovrapposte e non una sola come gli aerei moderni. Per decollare
utilizzava una rotaia simile a quella di un tram, e si faceva dare una 'spinta'
da una specie di catapulta. Anche così, però, riusciva a fare solo poche decine
di metri sollevandosi poco dal terreno. Nonostante questo, quel 17 dicembre fu
un giorno memorabile, perché per la prima volta un essere umano si alzava in
volo su un mezzo meccanico.
Per muovere questi colossi serviva un motore potente , il motore a scoppio, quello usato anche per le automobili, che fu inventato poco dopo il 1870. E che i fratelli Wright, e dopo di loro molti altri inventori, montarono sul loro Flyer.
https://images.wired.it/wp-content/uploads/2013/12/1387210391_primovolo.jpg
Inizialmente gli aerei vennero usati per scopi militari, prima per ricognizioni e in seguito vennero armati e utilizzati nelle guerre.
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/28/Sopwith_F-1_Camel.jpg
Usi civili:
Fino alla Prima guerra mondiale gli aerei non erano
abbastanza affidabili per il trasporto regolare di passeggeri, tanto che per i
primi esperimenti di questo tipo fu usato molto più spesso il dirigibile. Solo
verso la fine degli anni Dieci i velivoli diventarono abbastanza affidabili da
essere usati prima per il trasporto postale e poi per il trasporto passeggeri.
Dal 1919 in poi si ebbero i primi servizi regolari di trasporto in Germania,
Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. I primi voli passeggeri si svolgevano su
aerei militari leggermente modificati e solo molto più tardi cominciarono ad
apparire aerei progettati espressamente per il volo civile. Negli anni Venti
nacquero le prime grandi compagnie aeree nazionali, o 'di bandiera', molte
delle quali esistono tuttora, come la British Airways inglese, l'Air France, la
KLM in Olanda e così via.
https://galleriaeronautica.it/wp-content/uploads/2017/05/alitalia-primo-volo004-1000x600.jpg
Inizialmente gli aerei erano dotati di eliche che servivano per spingere l’aereo in avanti come succede nelle navi, ma non era abbastanza perché necessaria una velocità superiore, venne quindi inventato il motore a reazione.
Per riuscire ad aumentare la velocità degli aerei si
cominciarono a sperimentare le turbine a gas e quindi la propulsione a getto
(jet). In questo tipo di motore, una ventola risucchia l'aria dal davanti; un
compressore ne aumenta la pressione, poi all'aria viene aggiunto un carburante
e una scintilla fa sì che la miscela si accenda. I gas, esplodendo, si
espandono ed escono ad alta velocità dalla parte posteriore del motore,
spingendo in avanti l'aereo.
Con il passaggio ai motori a reazione, che avvenne su larga scala a partire dagli anni Cinquanta, i tempi di viaggio anche per i tragitti più lunghi si abbassarono moltissimo, diventò possibile costruire aerei molto più grandi e capienti, e quindi l'intera economia del volo civile cambiò. Il trasporto di passeggeri ebbe un rapido e grande sviluppo e alla fine degli anni Sessanta l'aereo aveva ormai ampiamente superato la nave come mezzo di trasporto per le grandi distanze.
http://www.treccani.it/enciclopedia/aeroplano_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/
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Raymond Samuel "Ray" Tomlinson (inventore dell'email) (Amsterdam, 23 aprile 1941 – Lincoln, 5 marzo 2016) https://upload.wikim...